SEO sì, SEO no…SEO mah!

Ancora oggi, purtroppo, ci sentiamo dire dai clienti “Si lo facciamo così il sito, poi aggiungiamo le parole chiave che vogliamo e scaliamo le ricerche di Google”.

Emmm…no…non funziona così.

O meglio, non funziona più così. Diciamo che funzionava così alla fine degli anni ’90 inizio degli anni 2000. Allora la competizione era poca, Google era un sistema molto più semplice e facile da ingannare di adesso e c’erano ancora le mezze stagioni.

Scherzi a parte, Google per classificare una pagina usa oltre 200 parametri diversi, cerchiamo di capirne alcuni (solo alcuni eh!).

Età del dominio: avere un dominio “maturo”, diciamo che abbia almeno 5 anni, viene considerato dall’algoritmo di Google come un segno di stabilità, siete una realtà che ha una storia.

Anni per cui è stato pagato il dominio: già. Se pagare un nome dominio anno dopo anno può risultare conveniente da un punto di vista dell’investimento economico, avere un dominio che scade tra 10 anni (ad esempio) viene visto come un segno di serietà. Non siete delle meteore.

Backlinks: sono i collegamenti esterni che puntano verso il vostro sito. Soprattutto se provenienti da siti che hanno un alto livello di credibilità (siti governativi, università, …) conferiscono al vostro sito autorevolezza. E l’autorevolezza porta ad un miglior posizionamento. Creare i backlinks è un lavoro lungo e spesso tedioso, e bisognerebbe sempre cercare backlinks da siti che sono collegati al nostro ramo commerciale.

Velocità del sito: ecco perché cerchiamo sempre di ottimizzare al meglio i nostri siti per la velocità! A Google non piace aspettare 15 secondi che un sito si carichi, e non gli piace consigliare ad altri un sito del genere.

Volume di traffico: se il sito viene visitato da molte persone, deve essere ottimo, no? Quindi Google lo posiziona bene.

Contenuti: eh sì. I contenuti sono la prima cosa. Infatti influenzano il volume di traffico in maniera sostanziale. Cercate di tenere il vostro sito sempre aggiornato. Non occorrono mille contenuti nuovi al mese, ma siate costanti. E se avete un blog o qualcosa di simile: aggiornatelo o chiudetelo! Non dà un’idea di azienda dinamica avere un blog che contiene solo post vecchi di anni e irrilevanti. E i testi dovrebbero contenere le parole chiave per cui si vorrebbe essere indicizzati, posizionate in maniera ideale e nella quantità giusta.

Comunque sia, mettere delle parole chiave a caso su una pagina web serviva a poco una volta, e non serve a nulla nel 2019. Curate le parti che potete curare da soli o rivolgetevi a dei professionisti. La concorrenza avanza!

By INFINITY