Parliamo di Android…e di chi altrimenti?

Il mondo degli smartphone è molto variegato e fluido. Negli ultimi anni si sono succedute varie famiglie di sistemi operativi dedicati allo sviluppo di applicazioni mobile.
Anche la distribuzione sociale e geografica delle tipologie di smartphone si sta delineando in maniera più chiara, tenendo come caposaldo di scelta del manager affermato e ben pagato il BlackBerry della RIM, un telefono multifunzione molto business oriented e, come scelta dello yuppie tecnologico mago delle startup, il tanto amato o odiato iPhone della Apple.

Geograficamente, in Europa, specialmente nel  Regno Unito e nelle aree del nord, il BlackBerry ha una grossa fetta di mercato che alla RIM sperano di ingrandire grazie all’introduzione di nuovi modelli e accessori.
Negli USA la tecnologia dell’iPhone ha invece superato le vendite dei BlackBerry, confermando una tendenza rilevata già dall’uscita dei primi modelli di casa Apple.

Ma è giusto fare i conti senza l’oste? E, soprattutto, chi è l’oste?

Vi presento Android, il terzo incomodo.
Come potete vedere dal grafico qui sotto, la distribuzione di applicazioni che girano grazie al sistema operativo Android di Google ci indica un’esplosione nella diffusione del robottino verde.

Con circa 80 milioni di unità vendute nel primo trimestre del 2012, il sistema operativo Android “doppia” l’iOS Apple (circa 33 milioni di esemplari, in calo rispetto a fine 2011) e lascia sul posto la RIM coi suoi 10 milioni di esemplari.

Tempo di fare i conti col nuovo arrivato?

By INFINITY

 

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